martedì 12 maggio 2009

Auguri di corsa



Quanti chilometri abbiamo fatto e quanti ancora ce ne sono da fare!
Saranno sempre di corsa, sempre in ritardo, sempre al cardiopalma?
OK, ci sto. Sincronizziamo gli orologi, prepariamoci al ritmo crescente...
L'importante è che la nostra sia una corsa sempre insieme.

PS: però per una volta sono in anticipo, addirittura di un giorno!!! ;-P

martedì 21 aprile 2009

Ciao Mapi



Un ciclone. E' stata la mia prima impressione di te.
Entrata nell’ufficio, ti sei presentata e dopo dieci minuti volevi a tutti costi offrirmi un caffè, anzi un marocchino "perché al chiosco lo fanno doc". Mi hai riempita di domande, quasi a raffica, in un misto di curiosità e diffidenza.
Non nego di essere rimasta un po' frastornata all'inizio. Poi ho imparato a convivere con te e con tutte le tue piccole manie. Le tue borse, grosse, sempre strapiene. I tuoi racconti concitati, i viaggi, le lezioni di danza, gli interventi al ginocchio. Che tiravi fuori un po' alla rinfusa come se aprissi a sopresa il cassetto dei ricordi. L'incenso di tutti i tipi. Le chiavi che si sentivano dal corridoio prima ancora che tu entrassi dalla porta. Qualche volta ti ho vista piangere, anche se cercavi di nasconderlo. Mi sentivo un po' in imbarazzo e cercavo di dire qualche buffonata, così da distrarti. Sai, ora che ci penso non siamo riuscite a mangiare la polenta insieme a mensa.

Mi piace pensare che la prima cosa che tu abbia fatto appena ti sei accorta di essere di là sia stata passare a trovare il padre di tua figlia. E che poi magari tu sia andata a cercare il tuo mito, Jim Morrison, per vedere se era proprio vera la storia della sua scomparsa. Vorrei immaginare che quando giovedì sono venuta a bussare alla tua porta, tu abbia sorriso di questa tua nuova collega un po' impicciona. Ed intanto lassù con tua mamma reclamavi quei legittimi abbracci che ti sono tanto mancati nella tua vita.

La morte di qualcuno che è vicino induce tutti a riflettere. A volte il dolore si fa più marcato perché ciascuno rivive una perdita nei propri ricordi più o meno lontani. Si dice che morire non lo si augura a nessuno. Morire in solitudine poi, ma come cavolo ti è venuto in mente? Mi sembra quasi che tu abbia voluto fare tutto in silenzio, quasi per non dare fastidio!
Non te le prendere se ti giungono dei mormorii da quaggiù. Se senti giudizi, supposizioni, presunzioni, per favore scusaci e sorridi della nostra meschinità. Ognuno vede ciò che vuole vedere; spesso ci dimentichiamo che non tutti hanno avuto le nostre fortune. L’affetto di una famiglia, la forza d'animo, le persone giuste nei momenti di crisi. A volte ci sembra normale criticare chi non segue il modello di comportamento prestabilito: si dà più importanza a come ci si muove, a ciò che si indossa, piuttosto che a ciò che si sente o si pensa. E a volte è più facile versare una quota ad un'associazione lontana usando la carta di credito che non dedicare cinque minuti a qualcuno che ha bisogno di parlare.
Di sicuro, se ci soffermiamo solo alle apparenze, non possiamo cogliere la sensibilità che si nasconde spesso dietro l'insicurezza.

Ciao Mapi.
(21 aprile 2007)

lunedì 20 aprile 2009

Povera Patria

A due settimane dal terremoto che ha sconvolto l'Aquila e la sua provincia, mi pongo la domanda: questa volta sarà davvero diverso come ci dicono? Dopo l'addio alle vittime sono partiti i progetti di ricostruzione. Si stanno mobilitando tutti: le trasmissioni TV, le redazione dei giornali, i gruppi e le associazioni locali, ognuno con uno specifico proposito o con un particolare destinatario da aiutare.
Mi ha fatto molto riflettere l'articolo "Ma io per il terremoto non dò nemmeno un euro..." di Giacomo Di Girolamo... Una provocazione ed una amara riflessione. Aggiungo la mia: per noi italiani è più facile fare solidarità che provare a cambiare mentalità?

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.
(Franco Battiato, "Povera Patria", 1996)

mercoledì 8 aprile 2009

Ognuno nel suo piccolo può fare qualcosa

Per chi volesse rendersi utile ed offrire un aiuto alla popolazione in Abruzzo, ho pensato di riepilogare alcuni spunti tratti da uno o due articoli sul web.

* SMS *
Gli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia hanno attivato la numerazione solidale 48580 per raccogliere fondi.
Ogni Sms inviato contribuisce con 1 euro, mentre ogni chiamata da rete fissa di Telecom Italia con 2 euro. Quanto raccolto sarà interamente devoluto al Dipartimento della Protezione Civile per il soccorso e l'assistenza.

* FONDAZIONE SPECCHIO DEI TEMPI *
La Stampa raccoglie fondi attraverso la Fondazione Specchio dei Tempi. In 36 ore sono stati già raccolti oltre 161mila euro!

* CROCE ROSSA *
La Croce Rossa Italiana, lanciando un appello di emergenza a livello nazionale e chiedendo a tutta la popolazione di partecipare ad un grande sforzo di solidarietà, ha già inviato nelle zona del disastro 10.000 coperte per fare fronte alle primissime esigenze delle persone rimaste senza abitazione.
Per effettuare donazioni è possibile effettuare dei versamenti online attraverso il sito web della Cri.

* UNIONE UNIVERSIRTARI *
L’UDU - Unione degli Universitari, nel ricevere numerose telefonate di studenti da tutta Italia che offrono il proprio aiuto, sta raccogliendo disponibilità di posti letto nelle regioni limitrofe. Inviate eventuali disponibilità a organizzazione@udu.it

* SAVE THE CHILDREN *
C’è bisogno di fornire ai bambini sfollati e alle loro famiglie tutti i generi di prima necessità e i servizi di base, ma ugualmente fondamentale è il supporto psicologico che genitori ed insegnati sono chiamati a fornire loro. Sul sito internet dell’organizzazione è pubblicato un decalogo per il supporto psicologico ai bambini.

* CARITAS *
E' possibile contribuire alla colletta di solidarietà della Caritas versando sul conto corrente postale numero 82881004 (Iban: IT77K0760103200000082881004) intestato a Caritas diocesana di Roma, specificando nella causale "Terremoto Abruzzo", oppure tramite bonifico bancario Iban: IT13R0306905032000009188568. Possibili donazioni on-line con carta di credito.

* PROTEZIONE CIVILE *
La Protezione Civile consiglia a chiunque altro volesse prestare soccorso nell’area colpita di proporsi tramite un'associazione di volontariato e non come contributo singolo, per facilitare gli aiuti alla popolazione. Sito: http://www.protezionecivile.it

venerdì 6 marzo 2009

Es ist Zeit

Corona (Paul Celan)

Aus der Hand frißt der Herbst mir sein Blatt: wir sind Freunde.
Wir schälen die Zeit aus den Nüssen und lehren sie gehn:
die Zeit kehrt zurück in die Schale.

Im Spiegel ist Sonntag,
im Traum wird geschlafen,
der Mund redet wahr.

Mein Aug steigt hinab zum Geschlecht der Geliebten:
wir sehen uns an,
wir sagen uns Dunkles,
wir lieben einander wie Mohn und Gedächtnis,
wir schlafen wie Wein in den Muscheln,
wie das Meer im Blutstrahl des Mondes.

Wir stehen umschlungen im Fenster, sie sehen uns zu von der Straße:
es ist Zeit, daß man weiß!
Es ist Zeit, daß der Stein sich zu blühen bequemt,
daß der Unrast ein Herz schlägt.
Es ist Zeit, daß es Zeit wird.

Es ist Zeit.

Non so se Paul Celan sia un autore studiato nelle scuole italiane, per lo meno alle superiori. Quando studiai io letteratura, affrontammo esclusivamente i pochi, soliti autori tedeschi, tra cui Celan non figurava.
Bene, durante l'ultima lezione di tedesco la nostra insegnante ci ha proposto alcuni brani letterari ed abbiamo lavorato su questa sua poesia. Mi è subito parsa molto particolare e questo ha stuzzicato la mia curiosità. Internet mi ha permesso di trovare non solo il testo, ma anche le impressioni e le note di una traduttrice e soprattutto la poesia letta dall'autore stesso, morto suicida nella Senna nel 1970.

Se le parole avevano colpito la mia attenzione per gli abbinamenti quasi impenetrabili, ho trovato ancora più intensa l'interpretazione dello stesso poeta. La cadenza della voce, il ritmo e gli accenti su alcune frasi sembra che riescano quasi ad aprire una piccola breccia nell'oscuro significato.
Non è da tutti i giorni poter leggere una poesia e sentirla recitare da chi l'ha scritta no?

martedì 27 gennaio 2009

Per non dimenticare




In questo giorno un post con poche parole, in cui parlano le foto scattate quest'estate durante un viaggio in Baviera.
Dachau vanta il macabro primato di essere stato il primo campo di concentramento costruito dai nazisti, utilizzato poi come modello per le altre strutture, nate successivamente in Europa. Oltre alle molteplici storie personali distrutte da un agghiacciante progetto, condivide con il campo di Auschwitz il crudele messaggio sul cancello "Arbeit macht frei" che ancora oggi dà l'amaro benvenuto a chi accede al luogo di memoria.

Immagini del campo, volti di persone, una tabella infame


Il filo spinato, la prigione, le torrette e le tracce delle baracche


L'abominio dei forni crematori


La fossa comune, la scultura della memoria ed il monumento "Mai più"


May the example of those who were exterminated here between 1933-1945 because they resisted Nazism help to unite the living for the defence of peace and freedom and in respect for their fellow men.

venerdì 16 gennaio 2009

Tracce di vita sul web: mi hanno rubato l'idea!


Ogni tanto per curiosità ho provato a digitare il mio nome su Google per vedere quali tracce avessi lasciato nel mondo di Internet e quale fosse il ranking della mia vita negli indici del più potente motore di ricerca.
Chissà, forse il numero di risultati è aumentato da quando, da circa un anno, sono iscritta al social network del momento, Facebook. Qui ho ritrovato compagni di classe, persone lontane, colleghi di qualche lavoro fa. C'è chi si è iscritto e poco dopo ha rimosso il proprio account, dopo aver attentamente valutato i rischi per la propria privacy. C'è chi invece inserisce foto a go-go e racconta delle sue giornate apertamente: tra la musica che ascolta ed i film preferiti si scovano dai dettagli personali alle idee politiche. Spesso mi sono imbattuta in persone con il profilo "aperto" ed ho curiosato tra le foto ed i "wall" di perfetti sconosciuti. Ne ho scoperto gli hobby ed i pensieri, ho letto osservazioni e commenti degli amici. Ho immaginato storie, costruito personaggi, fantasticato e talvolta anche giudicato.
Era da un mesetto che ci rimuginavo...
Mi dicevo: se avessi un po' di tempo mi piacerebbe scegliere un personaggio "normale" e provare a ricostruire la sua vita, magari una sua giornata, utilizzando gli elementi dispersi nel web.
Mi sembrava un'idea originale!

In effetti lo era, ma è venuta anche a qualcun altro :-(
Leggo un titolo che mi colpisce su Repubblica web: "Scopre la sua vita sul giornale che ne ha raccolto le tracce sul web".

Scopro che la testata francese "Le Tigre" (a me sconosciuta prima d'ora) ha pubblicato un articolo in cui è stato fatto proprio ciò che mi era balenato in testa! Un giornalista ha ricostruito la vita di un ragazzo di 28 anni, Marc, utilizzando Facebook, Google e Flickr. C'è tutto: il lavoro, i suoi viaggi, feste e ricorrenze, compresi matrimoni e battesimi, gli hobby, gli amici e naturalmente le storie sentimentali!
Diciamo che Marc ci aveva messo del suo perchè pare che avesse pubblicato su Flickr circa diciassettemila foto in due anni... Bene, si è poi lamentato con il direttore del giornale e seppure i dati utilizzati nell'articolo fossero tutti pubblici, è riuscito a "patteggiare" alcune modifiche all'articolo. Certo, ormai la carta era stampata. Ma sul sito l'articolo è stato reso anonimo ed i riferimenti a persone e cose resi più vaghi e più "puramente casuali"...

L'articolo web è qui. La lettura non è impresa semplice per chi come me non mastica il francese. Ammetto però che la curiosità viene ugualmente soddisfatta e che la somiglianza con l'italiano consente di afferrare le parti salienti della dettagliata biografia.

Peccato per la mia idea...
Ma scrivendo questo post me ne è venuta già un'altra!
Chissà...