lunedì 20 aprile 2009

Povera Patria

A due settimane dal terremoto che ha sconvolto l'Aquila e la sua provincia, mi pongo la domanda: questa volta sarà davvero diverso come ci dicono? Dopo l'addio alle vittime sono partiti i progetti di ricostruzione. Si stanno mobilitando tutti: le trasmissioni TV, le redazione dei giornali, i gruppi e le associazioni locali, ognuno con uno specifico proposito o con un particolare destinatario da aiutare.
Mi ha fatto molto riflettere l'articolo "Ma io per il terremoto non dò nemmeno un euro..." di Giacomo Di Girolamo... Una provocazione ed una amara riflessione. Aggiungo la mia: per noi italiani è più facile fare solidarità che provare a cambiare mentalità?

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.
(Franco Battiato, "Povera Patria", 1996)

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