mercoledì 24 febbraio 2010

Assistenza sanitaria in Europa? Sì ma non gratis!

Ho sempre creduto che all'interno della comunità europea i cittadini avessero diritto all'assistenza sanitaria gratuita. Ebbene, mi sbagliavo e ahimè l'ho scoperto per esperienza personale quest'estate.
Ho pensato di riassumere brevemente quanto mi è accaduto, potrebbe essere di aiuto ad altri viaggiatori.

Si parte dall'Austria, la ripresa stringe sulle montagne tirolesi fino a zoomare sulla piccola amena località lacustre di Pertisau am Achensee. Durante brevi escursioni e passeggiate tra boschi e rifugi, ho subito diverse punture di insetto. Una di queste, sul dito anulare sinistro, ha provocato un anomalo gonfiore e dopo un paio di giorni ha iniziato a diventare particolarmente dolorosa.
Il dito era gonfio proprio sotto l'unghia, la bombatura rossa e lucida con una punta biancastra mi hanno fatto pensare ad un'infezione.

Il 17 agosto 2009 mi sono recata all'unico presidio sanitario della località. Si trattava di uno studio medico ben attrezzato che svolgeva anche funzioni di farmacia. Dopo aver spiegato la situazione (per fortuna parlo un po' di tedesco) e presentato la mitica tessera sanitaria, la segretaria ci ha subito informato che in ogni caso avremmo dovuto pagare e poi farci rimborsare in Italia. Il costo della visita era di 70 euro, il resto poi dipendeva da cosa avrebbe fatto il medico.

Che fare? Sinceramente la cifra era salata, ma non ci pareva oltremodo opportuno rimanere con una evidente infezione al dito, soprattutto con il rischio che peggiorasse.
Per farla breve: sono stata visitata da un medico, peraltro molto cortese, che mi ha effettivamente diagnosticato un'infezione al dito (probabilemte dovuta al morso di un ragno). Si è resa necessaria una piccola incisione per rimuovere la parte infetta; dopo la medicazione e la fasciatura mi è stata inoltre prescritta una cura di antibiotico da prendere per una settimana.

Veniamo al conto: totale 325,15 euro!
Inutile dire che ci è preso un colpo! E la segretaria, sempre molto affabile: "potete pagare anche con carta di credito..." La fattura è visibile cliccando qui, ma ne riporto il dettaglio.
- Prescrizione e visita: 70 euro
- Incisione ferita fino a 5cm: 200 euro
- Supplemento statale: 40 euro
- Farmaco antibiotico Clindamycin: 15,15 euro

Bello scherzetto per una puntura di ragno eh?

Tornati in Italia mi sono informata presso l'ASL di zona ed ho scoperto che esiste in effetti una procedura di rimborso per le spese sanitarie all'estero. Si compila un modulo (la copia è qui) e poi si attende pazientemente. Io l'ho fatto il 16 settembre 2009, cliccando qui potete consultarne una copia.

Lo scorso 10 febbraio 2010 ho ricevuto l'assegno di rimborso. Direte voi, tutto è bene quel che finisce bene! Non proprio... L'importo dell'assegno era di soli 149,13 euro (immagine qui).
Purtroppo su Internet non ci sono informazioni precise sull'assistenza sanitaria all'estero e su come viene definito il rimborso.
Sapevo già che la nuova tessera sanitaria magnetica si chiama TEAM, cioè Tessera Europea di Assicurazione Malattia, e che ha sostituito il vecchio modulo E111, che si richiedeva all'ASL prima di partire per le vacanze.
Ho scoperto però che la tessera non dà diritto alle cure gratuite ma permette di essere equiparati al cittadino dello stato in cui ci si trova, ricevendo lo stesso trattamento sanitario che questi riceverebbe normalmente. Viene cioè applicato il principio di "parità di trattamento" rispetto ai cittadini del paese ospitante.

Ricevuto l'assegno, sono tornata all'ASL per chiedere maggiori dettagli. L'impiegata mi ha mostrato la mia pratica, in cui spiccava una lettera proveniente dall'Austria con la copia della tormentata fattura ed in rosso la cifra rimborsata all'Italia. Tutto qui. L'addetta mi ha spiegato che loro non conoscono quali sono le regole per il calcolo delle somme da restituire, semplicemente prendono la cifra indicata dal loro corrispondente europeo e la inviano alla ragioneria per il pagamento. Le modalità di rimborso variano paese per paese ed ogni nazione ha le sue regole (purtroppo non note).

Allora ho chiesto alcuni suggerimenti per il futuro, sperando di non doverne fare uso... In casi simili quindi che fare? Ecco la risposta: meglio recarsi ad una "cassa mutua" locale (corrispondente alla nostra ASL) e denunciare subito l'accaduto, compilando un modulo apposito. Questa procedura evita di dover chiedere il rimborso una volta tornati nel proprio paese. Infatti ci si può impuntare e richiedere che venga fatto pagare solamente il "giusto", addebitando direttamente al proprio paese le spese sanitarie previste. L'alternativa, spiace proprio dirlo, è un'assicurazione privata.

Trovate info scarne e sintetiche qui:
- la tessera europea di assicurazione malattia sul sito della Commissione europea "Occupazione, affari sociali e pari opportunità"
- assistenza sanitaria per soggiorni temporanei all'estero sul sito dell'ASL5 Piemonte

Un'ottima guida da leggere prima di partire è invece messa a disposizione dal Servizio Sanitario Britannico, il National Health Service o più brevemente NHS. Le info sono molto dettagliate, ma naturalmente in inglese. In questa pagina trovate, paese per paese, tutte le informazioni su come ottenere assistenza sanitaria, quali sono le procedure ed anche a cosa prestare particolare attenzione. Peccato averlo scoperto solo ora...

mercoledì 27 gennaio 2010

Nel giorno della memoria

Un post fatto di parole intense e laceranti.
Parole non mie, ma scritte anche per me.
Per tutti.

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo.
Come una rana d'inverno
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.

(Primo Levi, Se questo è un uomo)

Mai dimenticherò quella notte, la prima notte nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata.
Mai dimenticherò quel fumo.
Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto.
Mai dimenticherò quelle fiamme che bruciarono per sempre la mia Fede.
Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l'eternità il desiderio di vivere.
Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto.
Mai dimenticherò tutto ciò, anche se fossi condannato a vivere quanto Dio stesso. Mai.
(Elie Wiesel, La notte)

mercoledì 23 dicembre 2009

Ferie OBBLIGATE al Politecnico di Torino!

E come niente vanno via 14 giorni delle NOSTRE ferie...
L'amministrazione aveva da poco rimandato a gennaio la trattativa in corso con le RSU, poi la decisione improvvisa, assolutamente unilaterale.
Evviva la trasparenza!!!


Prot.n. 21566.II.5/int
A tutto il personale

Torino, 21 gennaio 2009

Oggetto: Calendario delle giornate di chiusura per l’anno 2010.

Si comunica che è stato predisposto il calendario delle giornate di chiusura per l'anno 2010. Le giornate per le quali è stata prevista la chiusura sono le seguenti:
- sabato 2, lunedì 4 e martedì 5 gennaio
- lunedì 31 maggio e martedì 1° giugno
- lunedì 9, martedì 10, mercoledì 11, giovedì 12 , venerdì 13, sabato 14 agosto
- lunedì 27, martedì 28, mercoledì 29, giovedì 30 e venerdì 31 dicembre.
Per il personale tecnico amministrativo, l’assenza in tali giornate sarà giustificata prioritariamente con ferie o, a richiesta degli interessati, con riposo compensativo utilizzando ore autorizzate al recupero, già maturate.
Qualora qualche dipendente non disponesse di ferie né di ore a recupero, gli sarà consentito di effettuare il recupero entro il 31.01.2011.
In considerazione del fatto che la decisione di effettuare le suddette chiusure è finalizzata ad ottenere un risparmio energetico, non saranno garantiti i seguenti servizi: riscaldamento/refrigerazione, illuminazione dei locali, funzionamento degli ascensori, controllo accessi, mentre sarà garantito il servizio di portineria per la sede di Corso Duca degli Abruzzi.
Per quanto concerne le imminenti festività Natalizie si allega il prospetto dettagliato degli orari di apertura e chiusura delle diverse sedi di Torino, curato dal Servizio Logistica.
Il Direttore Amministrativo
E. Periti


Mi lascia perplessa la data del comunicato: 21 gennaio 2009...
Il nuovo DA è in carica da ottobre, non è strano? E' solo un errore di data oppure il documento era pronto da un anno???

Avremo pure festeggiato i 150 anni di cultura politecnica, ma la mia impressione è che in alcuni ambiti si stia pericolosamente regredendo...

domenica 18 ottobre 2009

Tutti in piedi!

I governi di tutto il mondo, compreso il governo italiano, hanno sottoscritto in sede ONU nel 2000 gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Tra questi, entro il 2015, ci si è prefissi di:
- dimezzare la percentuale di persone che vivono in la povertà estrema e che soffrono la fame
- assicurare che ovunque nel mondo i bambini possano portare a termine un ciclo completo di istruzione primaria.
- ridurre di due terzi il tasso di mortalità infantile al di sotto dei cinque anni d’età e ridurre di tre quarti il tasso di mortalità materna
- promuovere l’uguaglianza di genere ed eliminare la disuguaglianza tra uonmini e donne nell’istruzione.

Il 2015 non è così lontano! Per ricordare gli impegni presi e per sensibilizzare tutti i cittadini alla Campagna del Millennio, dal 16 al 18 ottobre ha luogo l'iniziativa Stand Up, patrocinata dall'ONU. Come descritto nella locandina, si può partecipare semplicemente facendo un nodo ed alzandosi in piedi per leggere l'appello magari insieme ad amici e parenti.

Vi chiedo di alzarvi in piedi e stringere un nodo contro la povertà e i cambiamenti climatici. Uniamoci e leggiamo insieme l’appello!
Noi ci alziamo in piedi insieme a milioni di persone in tutto il mondo, in questo giorno storico, come simbolo del nostro impegno nella lotta alla povertà estrema e ai cambiamenti climatici e per chiedere ai capi di stato e di governo di tutto il mondo di agire subito e mantenere le promesse fatte per raggiungere gli Obiettivi del Millennio e per combattere il degrado ambientale. In particolare l’Italia deve rispettare i propri impegni per aumentare e migliorare l’efficacia dell’Aiuto Pubblico allo Sviluppo a partire dalla Legge Finanziaria 2010 attualmente in discussione al parlamento. Vogliamo che l’Italia assuma un ruolo attivo e coerente nei negoziati sul cambiamento climatico in vista del Vertice di Copenaghen di dicembre. Vogliamo che gli impegni presi non restino ancora una volta solo parole. Noi continueremo ad alzarci, non solo oggi ma tutti i giorni per dire: Non ci sono scuse, stop alla povertà e ai cambiamenti climatici!


C'è tempo ancora oggi, quindi... tutti in piedi!

venerdì 16 ottobre 2009

Torino nella pubblicità


Un paio di sere fa mi è caduto l'occhio su una pubblicità che da tempo sentivo in TV ma a cui avevo prestato poca attenzione. Si tratta dello spot di Sky HD in cui si vede una città allagata sulle note della famosa colonna sonora del film Titanic. Ebbene: il fotogramma di apertura non lascia dubbi: si tratta di via Pietro Micca a Torino, percorsa dal tram, azzarderei il 13.
Nel resto della sequenza, l'allagamento rende più difficile riconoscere i luoghi e collocare nella via o nella piazza corrette i portici inquadrati. Più semplice da identificare è lo scalone juvarriano di Palazzo Madama, teatro di una bizzarra discesa di rafting.


Torino non è nuova al ruolo di set pubblicitario: recentemente è stata scelta per due spot della Vodafone. Il primo, la primavera scorsa, vede via Roma e piazza CLN (già famose nelle inquadrature inquietanti del film Profondo Rosso) fare da sfondo ad una vivace scenetta in cui i passanti si rovesciano addosso secchi di vernice di tutti i colori. Il secondo spot, andato in onda durante il periodo natalizio 2008, mostrava una suggestiva immagine della piazzetta IV Marzo sotto la neve. Neve che per le riprese era stata sparata artificialmente ma, come tutti i torinesi ben ricordano, quest'inverno non ha tardato a giungere per davvero ed in maniera eccezionalmente copiosa.

A me piace vedere la mia città in TV, a voi?
E dai, gongoliamoci un po'!!!

giovedì 8 ottobre 2009

Tutte le cose di sinistra, finalmente un elenco (quasi) completo!

Nel Buongiorno di stamattina su La Stampa, Massimo Gramellini propone un pezzo frizzante, "Le disgrazie sono di sinistra". Guardate cosa scrive...

"Dopo il proclama del Capo, il quadro è finalmente chiaro. I magistrati sono di sinistra, e questo già si sapeva. La tv pubblica, eccetto Topo Gigio, è di sinistra. Il 72% dei giornali è di sinistra (non il 71 e nemmeno il 73: il 72, l’ha detto Lui). La Corte Costituzionale è di sinistra, il Quirinale è di sinistra, gli arbitri in genere sono di sinistra, e anche i vigili che danno le multe sono di sinistra, i professori che rifilano 4 a mio figlio sono di sinistra, il vicino di casa che appesta il pianerottolo con la sua frittura è di sinistra, la signora che mi ha scippato il parcheggio è di sinistra, come la Regina di Biancaneve, Veronica Lario e la Costituzione: tutte di sinistra.
La sveglia alle sette è di sinistra, la barba da radere è di sinistra, il caffè amaro è di sinistra, i calzini bucati e gli ingorghi al semaforo sono di sinistra, il capufficio odioso è di sinistra, la moglie che mi ricorda le commissioni da fare è di estrema sinistra. Il Superenalotto è di sinistra, altrimenti vincerei. Gli stranieri, i comici, i miliardari e i gatti neri sono di sinistra. Le escort sono di sinistra, ma solo quelle che chiacchierano, naturalmente. Cavour era di sinistra, come Montanelli e Barbarossa, del resto. Fini è di sinistra e pure le previsioni del tempo, se segnalano pioggia. Persino io, quando non digerisco la peperonata, divento di sinistra. Da noi l’unica disgrazia che non sia di sinistra è la sinistra.
P.S. Viva l’Italia, viva Berlusconi! (anche questo l’ha detto Lui).
"
(Massimo Gramellini su La Stampa, 08/10/2009)

Al suo simpatico elenco aggiungerei anche le lumache che ti mangiano l'insalata nell'orto e la signora davanti a te che compra tutti gli ultimi tranci di pizza calda!

giovedì 10 settembre 2009

Sacchetto di plastica? No grazie!

In Italia, a differenza di altri paesi, non esiste ancora una legge che vieti la commercializzazione dei sacchetti di plastica. Come si legge in questo articolo del Corriere, la Finanziaria del 2007 aveva introdotto il primo gennaio 2010 come scadenza per abolire le buste non biodegradabili. E' sopraggiunto poi un ennesimo decreto milleproroghe che ha spostato la data di un anno, portandola al primo gennaio 2011.

Intanto noi che possiamo fare??? Ecco una proposta interessante... Sarà il 12 Settembre la prima Giornata internazionale senza sacchetto di plastica. E poi... perchè non continuare anche nei giorni successivi?
Qui la locandina dell'evento in formato pdf.

Riporto direttamente dal sito http://www.portalasporta.it:
"Il prossimo 12 settembre 2009 per iniziativa di MCS The Marine Conservation Society si celebrerà la prima giornata internazionale senza sacchetto in plastica ovvero una giornata in cui saremo tutti invitati a non accettare o usare sacchetti in plastica per trasportare i nostri acquisti ma borse riutilizzabili.
MCS The Marine Conservation Society è una società inglese, non profit dedicata alla conservazione dell'ecosistema marino.
Ma non è tutto: MCS invita tutti coloro che aderiranno e non accetteranno sacchetti in quella giornata a farlo in modo continuativo. La nostra campagna Porta la Sporta che antepone questa sensata abitudine a qualunque utilizzo di shopper monouso si impegnerà con entusiasmo a far conoscere questa iniziativa nel nostro paese nei prossimi giorni. Chiediamo a tutti: singoli cittadini, amministratori di enti locali, associazioni, scuole, ecc. di voler aderire e promuovere delle iniziative locali per la giornata del 12 settembre."

Quindi spargete la voce: sacchetto di plastica? No grazie!